Rose del deserto

“Quali chance per Cesarone e Vetrino sbardellati co’ porci? Per l’amante, fedele sino alla morte, a testa in giù a piazzale Loreto accanto al suo capopopolo travestito da tedesco? Per Dossetti, futuro rivale di un presidente del consiglio, polemico col Papa, che avrebbe rischiato d’affogare nelle acque morte pietrine o nelle fogne a cielo aperto di certe segreterie politiche se non fosse andato a farsi monaco in Terrasanta? Quando, al fischio di chissà chi, il professore è schizzato a Roma, alcuni, tra cui Luciano, l’hanno seguito. Rischierano grosso, diventeranno tutti pezzi da novanta di un grande partito. Mio padre e io torniamo a casa.”