Inessa Etna Paternò e il tempio di Efesto

Eliano nel trattato "La Natura degli animali" scrive di un tempio dedicato ad Efesto che si trovava nel sito di Inessa Aitna, circondato da mura e da alberi sacri e protetto da cani cirnechi. L'unico fuoco perennemente acceso nella zona etnea si trovava sull'acropoli di Paternò, rimasto attivo fino al XVII secolo. La ierofania litica di Paternò fu spopolata con la cristianizzazione in quanto l'Ade fu sincretizzato con l'inferno. Fu la fine di Inessa Etna, vani saranno i tentativi del papa di bonificare la zona con l'aiuto di santi esorcisti quali s.Filippo di Agira e con la costruzione di monasteri quali quello di S.Vito. Il sito sarà riabitato da una popolazione non cristiana quella musulmana. Successivamente saranno prese delle precauzioni tra le quali la scelta di una santa patrona tellurica protettrice dal fuoco: S. Barbara.