Una crociata non è una crociera

In «Contro Marcione II.19,1», a proposito della Legge divina, Tertulliano scrisse: «Questa legge, non la promulgò la crudeltà del suo autore, ma la razionalità che era propria di una suprema bontà»: questa legge non è stata promulgata dalla «duritia auctoris» (dalla crudeltà del suo autore) bensì dalla «ratio summae benignitatis» (dalla ragione di una somma benignità).