UNA CITTA', UN GIORNO

Giovanni e Francesca dovevano passare un bel fine settimana a Palermo e quel breve viaggio, dall’Aeroporto di Punta Raisi al capoluogo, doveva essere semplicemente una tranquilla passeggiata, un piacevole trasferimento verso la città. Alle 17,59 del 23 maggio del 1992, le speranze, le delusioni, le gioie e i dolori di Giovanni, Francesca, Antonio, Rocco e Vito, si schiantarono sull’asfalto, esploso con violenza pochi metri prima di uno svincolo autostradale. Nella vicina Palermo, il destino dei martiri di Capaci si incrociò con quello di Alfredo, Antonio ed Adriana, i protagonisti del romanzo, e delle molte migliaia di cittadini onesti che, all’indomani della strage, decise di frantumare il muro della paura e dell’omertà, scendendo nelle piazze di Palermo ed uscendo dall’anonimato per gridare il proprio “no” alla mafia.