La vecchiaia è una brutta bestia

Selene non avrebbe mai pensato al motivo per cui era stata invitata ad assistere il dottor De Bellis. Lei era una volontaria e nemmeno conosceva il vecchietto che, alla bella età di novantasette anni, si era ritirato nella sua San Ginesio dopo una vita da ricercatore. Poi erano troppe le circostanze per cui pareva che vi fossero dei segreti che lei non doveva conoscere. E anche pericoli di chi avrebbe voluto impadronirsi di ciò che era stato scoperto nel centro di ricerca di Bobbio, quello che lo stesso De Bellis dirigeva. Ma Selene, appena vent’anni, era tenace e nessuno l’avrebbe intimorita. Non i misteri di tante telefonate nascoste del dottore, non quei tizi che erano venuti a cambiare i vetri di casa, nemmeno quell’uomo minaccioso che si aggirava per le strade del paese e da cui più volte lei aveva dovuto fuggire. Poi tutto s’infittì, quando sembrò che lo stesso dottor De Bellis fosse invischiato in intrecci che non si riuscivano a comprendere. E allora ci volle la tenacia e l'intelligenza per sapere.