Nel periodo del servizio di leva, durante una malattia fui ricoverato in infermeria per qualche giorno. Sullo stesso piano c’era una biblioteca molto ben fornita: scelsi come autore da leggere Dostoevskij, presi il primo libro con il titolo Delitto e castigo, continuai con I fratelli Karamazov, conclusi questa mia convalescenza con L’idiota. Da quel momento, sono diventato un lettore frequente anche di altri autori. E’ notorio che il lettore, spesso, si identifichi con il protagonista del libro. La storia che leggerete è in parte vera e reale, in parte è fatta di sensazioni immaginarie, mentre altre parti risultano inventate. Mi scuso se qualche lettore dovesse riconoscersi: questa situazione non corrisponderebbe a verità. Ringrazio tutti coloro che tempestavo di domande per cose che non ricordavo perfettamente. Molti dati sono stati da me raccolti da giornali dell’epoca, i quali mi hanno condotto ad individuare la giusta luce dell’avvenimento. A tutti, un grazie sentito.