E quanti l'amore alla vita li fa disperati (Pensieri e poesie di persone cadute in follia)

Gli autori sono tre: Gianmarco che viveva da anni in una casa-riposo per malati di mente, Lara che viveva “ospitata” in una Comunità di ricupero per malati di mente e il curatore del libro Carlo Bonetti che ha scritto poesie a mo' di appunti di un viaggio da lui fatto in Cina. Carlo Bonetti ritiene doveroso costruire ponti di congiunzione tra le persone che vivono negli Istituti d’Assistenza e le persone che vivono in paese o città standone fuori. Fu detto che uccide più la malignità della lingua che la rasoiata della spada. Ma, più che la lingua e la spada, ciò che manda a morire la gente prima del tempo è la “segregazione”. Quanta “eredità di bene” verrebbe “messa in circolo” nella vita di un paese o di una città se quelli che più di altri hanno bisogno d’aiuto non venissero relegati!