- «Je» et «Moi» - in Lacan

Nel registro dell’IMMAGINARIO, il «Mei» è il doppio speculare dell’«Ego»: l’Io (= Ego) di Me (= Mei). Chiamerei “genetivo” soggettivo, questo “altro” speculare del «Mei». In questo senso, l’«Ego» è “nominativo” del genitivo di «Is» sia di «Ea», cioè, allo stesso modo: «Eius». Direi che, nell’immaginario, non v’è ancora la sessuazione che reca la differenza di genere: «Is» maschile e «Ea» femminile; l’«Ego» “si specchia” come «Mei» senza differenze di genere. L’unica differenza che Narciso vede specchiandosi è il genitivo soggettivo senza differenza di genere. Senza la differenza della sessuazione, l’identificazione narcisistica vive la propria alienazione declinando al genitivo il proprio pronome personale, «Ego»: «Mei»; “questo è il ritratto di me (= Mei) – dice Narciso a se stesso –, questo è l’Io (= Ego) di me stesso”.