IL ROMANZO COLTELLO E ARTE DIARIO DI UNA PRECARIA

Questo libro è inventato e nasce dalla fantasia dell'autrice, ma vuole rappresentare la disperazione della precarietà sul lavoro e i problemi legati alla tossicodipendenza.L'intenzione è quella di far vivere al lettore in prima persona il percorso verso il tunnel della sofferenza legata alla tossicodipendenza e alla precarietà del lavoro, ma non lasciandolo solo, ma tenendolo per mano per vivere le emozioni. Il testo racconta minuto per minuto,giorno per giorno gli eventi della vita, mettendo tutto come se accadesse adesso. Questa è la strada che conduce a una visione profonda e intima della vita di chi lotta contro l'uso delle sostanze stupefancenti e il lavoro precario, ma non tralascia la quotidianità. Non ci sono riferimenti diretti spazio temporali volutamente per lasciare il lettore sospeso dentro una realtà personale di chi racconta. E' un diario molto incentrato sui sentimenti e dona la possibilità di immedesimarsi più in profondità. Nel libro ci sono delle illustazioni dell'autrice