Bollicine

Nell’ultima decade passata a scarabocchiare ed esplorare svariati generi letterari, ho approfittato dei versi per lasciare un’impronta delle sensazioni, dei pensieri e degli accadimenti di una giornata, dei dolori, delle speranze, della noia, dell’affetto e di tutte le altre sensazioni che colorano sempre in maniera diversa le stagioni. La raccolta di poesie in questa collezione segue semplicemente uno schema alfabetico saltando da un anno all’altro, da uno stile all’altro, da uno schema di rime a una composizione libera, senza catene, vincoli e precisazioni su come queste vadano lette. Il loro essere criptiche e casuali è una forma di libertà che lascio al lettore che vuole mescolare le proprie esperienze personali con le parole in rima. O con quelle che in rima non sono. Non ci sono poesie belle, brutte, fatte bene, sensate o incoerenti. Ci sono frammenti di quotidiano, di metafisico, di onirico e di blando che a volte si abbracciano a quello che viviamo, a volte ci scivolano addosso e non ci lasciano nulla. Sono solo bollicine di sapone che ci attraversano lo sguardo mentre passeggiamo: la maggior parte di esse vola via, scoppia, si posa per qualche istante su un cespuglio; ma una di queste cattura il nostro sguardo, la seguiamo per tutta la sua esistenza e ci colora quell’istante di giornata con i suoi frammenti arcobaleno. In ogni dì vi è una bollicina. Seguitela. Vivetela.