LA (QUASI) NEMESI

Si tratta del secondo romanzo della saga del Centro Interforze Europeo. Il recupero del bottino scatena delle reazioni opposte, che si incentrato sul processo che gli eredi degli Ebrei spodestato delle opere d'arte intentano contro gli attuali proprietari. Una mano invisibile sembra mettere fuori combattimento tutti coloro che avrebbero dovuto aiutare il protagonista a preparare il processo. Gli Agenti vengono tutti messi sotto processo disciplinare e gli avvocati del collegio difensivo vengono minacciati e si ritirano. A fianco si interseca un progetto di appropriazione di apparenti ingentissime quantità di oro portato avanti dal Capo della Congregazione vaticana con uno dei referenti di spicco di Cosa Nostra e con i Servizi deviati inglesi. Ci vorranno molti colpi di scena affinché il protagonista riesca a rimettere le cose a posto. Il risultato è così brillante che i Ministri degli Interni degli Stati di appartenenza degli Agenti decidono di elevare la squadra che si è creata‎ a Centro Interforze Europeo.