Kaddish profano per il corpo perduto

"Questa è la storia di un viaggio.. che assume la forma fisica di un vagabondaggio attraverso le vie di Budapest..ma è un nudo e fiero itinerario fino alle sorgenti del sé. Che Francesca Mazzucato fosse scrittrice coraggiosa, noi tutti che la leggiamo fin dagli esordi lo sapevamo bene. Abbiamo seguito negli anni.. la sua spericolata indagine nei territori senza nome che aderiscono al corpo. Eros, malattia, morte sono stati a lungo suoi compagni di strada. E credevamo che oltre non fosse possibile spingersi. In un modo nuovo, sorprendentemente forte, calmo e maturo, questo libro ci insegna come si può ancora declinare la parola coraggio. Un viaggio dunque. Un viaggio a Budapest.. sotto la guida potente e disarticolante delle parole di un grande della narrazione,Imre Kertész" Fiorenza Aste,critica letteraria e scrittrice Budapest è una musica tzigana, una messinscena, un fondale da teatro. Budapest è una città lisergica e cangiante, è splendore e grumi di rabbia.